Nella nuova officina IIT hyperMILL® è confermato come strumento CAD CAM di scelta
Istituto Italiano di Tecnologia | Genova, Italia
IIT era già stato protagonista di una nostra intervista nel 2016 in cui raccontavamo di una collaborazione di lunga data che in questi anni si è rafforzata grazie alle funzionalità di hyperMILL®, uno strumento CAD CAM molto efficace per la produzione dei prototipi oggetto delle ricerche dell’Istituto.
Nel corso degli anni, i tecnici di IIT hanno saputo sfruttare le funzionalità di hyperMILL® grazie ad un percorso di formazione a cura di OPEN MIND, per fare in modo che ogni operatore fosse in grado di usare tutte le funzionalità: dalle lavorazioni 2D alle più complesse programmazioni 5 assi simultanei.
2023: IIT e OPEN MIND riprendiamo il racconto.
L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) è una fondazione di diritto privato finanziata dallo Stato. È un centro di ricerca riconosciuto a livello nazionale e internazionale e nel 2017 è stato nominato dalla rivista scientifica Nature come una delle 5 Stelle nascenti della ricerca in Europa.
Abbiamo incontrato Alberto Parmiggiani, coordinatore della facility di prototipazione meccanica in IIT che conferma l’apprezzamento per hyperMILL® come strumento fondamentale per l’officina meccanica recentemente rinnovata e potenziata. “Ricordo che era il 2008 quanto siamo partiti con hyperMILL®; negli anni abbiamo aumentato le stazioni in uso”.
Il nostro personale conosce a 360° hyperMILL®; tutti sanno usare i diversi moduli in modo approfondito, perché non lavorando in serie, ma affrontando progetti di ricerca ogni volta nuovi è indispensabile conoscere lo strumento CAD CAM in modo completo per non essere limitati, bensì agevolati nella creazione di soluzioni progettuali e produttive innovative.
A Marzo 2022 abbiamo introdotto 2 nuove macchine 5 assi Okuma e anche in questo caso abbiamo apprezzato come hyperMILL® con il modulo Machine Tool Model ci consenta di poter rappresentare in anticipo la cinematica della macchina. Quando si lavora con i 5 assi diventa importante, infatti, avere un riscontro visivo di come si comporterà la macchina, come saranno i posizionamenti e poter prevenire collisioni, prima di iniziare effettivamente le lavorazioni.
Che tipo di progetti vengono seguiti in IIT?
L'attività che facciamo è a uso e beneficio interno della Fondazione che ha in essere una ottantina di linee di ricerca, divise in quattro aree tematiche principali: tecnologie per le scienze della vita, nanomateriali, robotica e scienze computazionali.
In ciascuna di queste aree tematiche ci sono poi una ventina di unità proprie, per esempio in ambito robotica c'è chi si occupa di robotica umanoide, robotica industriale, biorobotica, per la chirurgia, per la realtà virtuale e così via.
Analogamente le altre aree si occupano di progetti di ricerca molto diversi e quando sviluppano prototipi meccanici si rivolgono al nostro team per una collaborazione dal progetto alla produzione.
“La collaborazione con IIT continuamente rinnovata ci rende particolarmente felici sia perché possiamo contribuire alla realizzazione di un’eccellenza dell’ingegno italiano a livello mondiale, sia perché possiamo dimostrare la versatilità di hyperMILL® anche in ambito della robotica”.
Paolo Costa di OPEN MIND
Normalmente lavoriamo materiali piuttosto tradizionali come leghe di alluminio della serie 7075 di derivazione aeronautica, che è molto apprezzata perché ha ottime caratteristiche peso-resistenza. Lavoriamo l’inox soprattutto per temi di compatibilità chimica per sistemi medicali o esperimenti con determinati requisiti di resistenza chimica e termica. Ogni tanto ci chiedono di lavorare su plastiche, per esempio, il PEEK o il teflon che sono molto morbide da lavorare e che hanno caratteristiche particolari per quanto riguarda la resistenza chimica.
Saltuariamente capitano lavorazioni in titanio, o in 17-4 PH che è un acciaio ad alta resistenza che si usa in robotica e in tutti quei sistemi dove ci sono sollecitazioni particolari, perché ha proprietà meccaniche ancora superiori all'alluminio.
Il Team IIT all’opera
Nei progetti di ricerca abbiamo personale tipicamente a contratto, invece il personale che lavora alla realizzazione dei pezzi in fase di produzione è tutto interno assunto a tempo indeterminato.
In IIT gli strumenti per lo sviluppo dei prodotti e la produzione sono nelle mani di specialisti che offrono una continuità di qualità e di esperienza a tutti i committenti interni per ogni ricerca.
Questa è stata una scelta lungimirante, fortemente voluta dalla direzione del nostro istituto (Roberto Cingolani prima e Giorgio Metta ora) realizzata negli anni dal collega Roberto Puddu, che con le risorse rese disponibili ha portato a creare una struttura di eccellenza.
Una situazione molto diversa da quanto avviene in Europa in strutture simili alla nostra che hanno magari officine con attrezzature come le nostre ma che non riescono a utilizzare perché non hanno personale fisso, bensì a progetto.
La partnership OPEN MIND con IIT
A questa domanda risponde direttamente Roberto Puddu che gestisce quotidianamente il rapporto tra IIT e OPEN MIND. La fiducia negli anni si è costruita sulla grande competenza del personale tecnico e commerciale di OPEN MIND. Questo fattore, associato alla qualità del software hyperMILL®, ci consente di avere la certezza di non doverci fermare su problemi insormontabili.
La collaborazione è cresciuta negli anni, abbiamo acquisito nuove licenze e messo ogni operatore nella condizione di avere il proprio software per gestire direttamente dalla propria postazione il software CNC.
“OPEN MIND ci offre la garanzia di un software come hyperMILL® sempre aggiornato e stabile, insieme ad un team dedicato di tecnici e consulenti con cui risolvere via via le nuove necessità in modo puntuale e curare la formazione del nostro personale.”
Roberto Puddu, IIT, Genova
hyperMILL® è stato scelto come software preferito anche in occasione del recente rinnovo e della evoluzione del parco macchine di officina che oggi vede operative 2 macchine a 5 assi in continuo e un centro di tornitura nuovo.
La nostra organizzazione del lavoro, basata su progetti di ricerca diversi e slegati tra loro, rende necessario avere tutte postazioni CAD CAM complete, con la medesima configurazione - CAD per la modellazione solida, 5 assi simultanei e la tornitura - per gestire picchi di lavoro e la concomitanza di scadenze.